Dopo aver recensito tempo fa la autobiografia di Michael Collins, è venuto il momento di occuparsi del “Primo Uomo sulla Luna”, Neil Armstrong. E il libro si intitola proprio così: “First Man”. Non si tratta in questo caso però di una autobiografia bensì di una biografia, scritta da James Hansen, coautore anche di “Forever Young”.
L’edizione che ho acquistato è abbastanza recente da avere una nuova introduzione, scritta dopo la morte di Armstrong in cui Hansen racconta del suo rapporto con l’astronauta (anche negli ultimi scambi epistolari prima del decesso), come è nato e come si è sviluppato il progetto del libro.
Come racconta Hansen, il libro nasce grazie ad una lunga serie di interviste con Armstrong e i membri della sua famiglia, comprese le due moglie, e con un grande numero di ex colleghi sparsi per tutti gli States. La sua struttura è quella classica delle biografie: una carrellata seguendo il percorso della vita dell’astronauta.
In realtà l’autore la prende molto alla larga e racconta la storia della famiglia Armstrong fin dalle lontane origini come clan scozzese ! Pensate ad un intero capitolo che racconta tutte le vicissitudini che hanno portato membri di un clan scozzese a vivere a Wapakoneta, Ohio. Lo stesso trattamento viene riservato alla famiglia della madre di Armstrong (che non ha origini scozzesi però).