La RCA in Bianco e Nero
I prime due voli con equipaggio del programma Apollo (Apollo 7 e Apollo 8) vennero equipaggiati con la telecamera in bianco e nero realizzata dalla RCA. Occupava un volume di 1300 cm3, pesava 2.04 Kg, consumava 6.75 watt ed era alimentata a 28 V DC.
Per Apollo 7 venne equipaggiata con un obiettivo grandangolare in grado di coprire un angolo di 160°. Come già scritto la settimana scorsa si trattava di una telecamera slow-scan che garantiva riprese a 10 frame al secondo, frame costituiti da 320 righe. Un formato ben diverso da quello utilizzato per la trasmissione televisiva (PAL o NTSC che fosse) e dovuto alla limitazione delle banda disponibile per le riprese televisive all’interno del segnale Unified S-band usa o nel canale di downlink (ovvero il flusso di dati verso le stazioni a terra).
A terra serviva un meccanismo di conversione: verso la metà del 1968 erano solo due le stazioni in possesso dei primi prototipi dell’RCA Slow-Scan Converters, in grado di generare un output nel formato NTFS (30 frame al secondo di 525 linee). Erano le stazioni MSFN di Corpus Christi, Texas (TEX) e Merritt Island, Florida (MIL). Questo, unito al fatto che Apollo 7 era una missione in orbita terrestre, fece si che le trasmissioni, 7 in tutto, furono limitate a pochi minuti (quando la capsula passava sopra le due stazioni).
Per evitare interferenze col lavoro dell’equipaggio, la telecamera vene posta su un supporto che permetteva di vedere solo la zona della cabina del CM occupata dai sedili centrale e sinistro. Lo scopo delle trasmissioni era quello i permettere ai colleghi del Mission Control, e al pubblico della tv, di vedere come si viveva in assenza di peso nello spazio ristretto della capsula.