Archivio per Apollo 10

Forever Young – Il Libro

Posted in Recensioni with tags , , , on 11 novembre 2012 by raghnor

La copertina

Quando ho scoperto che in autunno sarebbe stata pubblicata la biografia di John Young ero impaziente di averla tra le mani e divorarla. Young è un vero monumento nell’ambiente: due missioni Gemini, due missioni Apollo, 2 missioni STS (incluso il volo inaugurale STS-1) e poi tanti anni nel management della NASA.

Il libro è stato realizzato in collaborazione con James R. Hansen, professore di storia ed ex direttore dell’Honors College alla Auburn University, nonchè autore della biografia di Neil Armstrong (First Man: The Life of Neil Armstrong).

Ahimè, viste le premesse devo dire che il libro mi ha lasciato un po di amaro in bocca. Ma non saltiamo alle conclusioni.

Continua …

I sistemi televisivi dell’Apollo (3)

Posted in Tecnologia with tags , , , on 7 ottobre 2012 by raghnor

Lo Slow-Scan Converter

Lo Slow-Scan Converter
La televisione in bianco e nero, come abbiamo visto venne scelta per trasmettere le prime imagine dallo spazio per la sue semplicità e per la ridotta ampiezza di banda richiesta, soprattutto nel caso di utilizzo di un sistema di typo slow-scan. Le missioni Apollo 7 e Apollo 8 (e in seguito anche Apollo 9 e Apollo 11) utilizzarono una telecamera da 10 frame al secondo da 320 linee ciascuno occupando una larghezza di banda pari a 0.4 MHz (ben lontani dai 5 MHz richiesti da un segnale televisivo a colori normale). Il tubo di ripresa, utilizzato nella telecamera per convertire in elettricità la luce emessa da un’immagine ottica che entra nell’obiettivo in modo tale che l’elettricità prodotta ne rappresenti il video, era un vidicon. Questo tubo era noto per conferire un’aura spettrale alle immagini in movimento.

Le immagini riprese con queste telecamere una volta giunte sulla Terra andavano convertite poichè non erano compatibili con gli standard televisivi come l’NTSC o il PAL.

Ad esempio l’NTSC usato negli Stati Uniti richiedeva 30 frame al secondo di 525 linee interlacciate, ovvero venivano trasmesse prima le linee dispari e poi quelle pari (ognuna di questi insieme di righe era chiamato campo).

Si rese necessario utilizzare un convertitore.

Continua …

Gli Uomini: John Young

Posted in Biografie with tags , , , , , , on 29 aprile 2012 by raghnor

John Young

Nome Completo: John Watts Young

Nato il: 24 Settembre 1930 a San Francisco, California

Ruolo nel Progetto: Astronauta (NASA Astronaut Group 2 – “The New Nine”)

Missioni: Gemini 3, Gemini 10, Apollo 10, Apollo 16. STS-1, STS-9

Onorificienze Ricevute: La Congressional Space Medal of Honor (1981), 4 NASA Distinguished Service Medals, NASA Outstanding Leadership Medal (1992), NASA Exceptional Engineering Achievement Medal (1987), NASA Outstanding Achievement Medal (1994), Navy Astronaut Wings (1965), 2 Navy Distinguished Service Medals, 3 Navy Distinguished Flying Crosses, il Georgia Tech Distinguished Young Alumni Award (1965), Distinguished Service Alumni Award (1972), l’Exceptional Engineering Achievement Award (1985), l’Accademia dei Distinguished Engineering Alumni (1994), e l’American Astronautical Society Space Flight Award (1993), Distinguished Executive Award (1998), Rotary National Space Achievement Award (2000). Inserito in 6 Halls of Fame. Ha ricevuto 6 lauree ad honoris causa.

John Watts Young è stato il nono uomo a porre piede sulla Luna durante Apollo 16 ma nella sua lunga carriera di astronauta (42 anni di servizio attivo nella NASA) ha totalizzato ben 6 voli spaziali, ed è l’unico ad aver pilotato 4 differenti veicoli: Gemini, l’Apollo CSM, l’Apollo LM e lo Space Shuttle.

Young è nato il 24 Settembre 1930 a San Francisco, California ed è cresciuto nel quartiere College Park ad Orlando, Florida. Ha conseguito una laurea in Ingegneria Aeronautica (con ottimi voti) presso il Georgia Institute of Technology nel 1952. Si è poi arruolato in Marina. E’ stato Fire Control Officer sul cacciatorpediniere USS Laws (DD-558) fino al Giugno 1953 di stanza nel Mar del Giappone durante la Guerra di Corea. Ha in seguito seguito il corso di pilota ed è stato assegnato al Fighter Squadron 103 per quattro anni: in seguito è stato assegnato alle unità USS Coral Sea e USS Forrestal. Dopo il corso alla US Navy Test Pilot School nel 1959 è stato assegnato per 3 anni al Naval Air Test Center. Nel 1962 ha realizzato il record mondiale di ascesa da 3000 a 25000 metri. Ha rivestito poi il ruolo di maintenence officier per il Phantom Fighter Squadron 143.

Continua …

Il Pogo del Saturn V

Posted in Storia, Tecnologia with tags , , , , , , , , on 12 giugno 2011 by raghnor

Il Lancio di Apollo 4

In tre precedenti occasione, nei post dedicati ad Apollo 6, Apollo 13 e alle fasi del lancio di un Saturn V, mi sono marginalmente occupato del problema del Pogo. In questo post proverò ad approfondire l’argomento e a raccontare come questo problema venne affrontato nel Programma Apollo.

Nei razzi a propellente liquido, delle pompe spingono i due componenti della miscela (carburante ed ossidante) nella camera di combustione dei motori tramite una serie di tubature. Inevitabilmente i serbatoi, le tubature e i motori vibrano durante il lancio. Queste vibrazioni causano delle oscillazioni nel flusso di carburante; a sua volta queste causano delle oscillazioni nella spinta generata dal motore. Questa oscillazione nella spinta può a sua volta indurre ulteriori vibrazioni nella struttura del razzo, che vanno ad aumentare le oscillazioni nel flusso dei propellenti e così via in una circolo vizioso che porta ad una instabilità dell’intero sistema e ad oscillazioni longitudinali che possono diventare estreme fino a portare alla distruzione del razzo.

Continua …