Mission Patch: Apollo 11

Apollo 40 Years

Apollo 40 Years

I dettagli della storia dietro la patch di Apollo 11 sono forse quelli meglio documentati, grazie a Michael Collins che ne è stato il principale autore.

Collins riteneva che, trattandosi di una missione storica e particolare, anche la patch dovesse essere particolare. Come prima caratteristica, i nomi dei membri dell’equipaggio non dovevano comparire: un omaggio alle migliaia di persone a cui andava il merito per il successo della missione e il cui nome non sarebbe mai stato scritto su nessuna patch.
Inoltre il design doveva essere simbolico anzichè esplicito, come era accaduto per le precedent patch di Apollo 7, Apollo 9 e Apollo 10. La patch di Apollo 8 era qualcosa che si avvicinava concettualmente a ciò che Collins aveva in mente.
Collins cercava un simbolo per rappresentare in modo inequivocabile “… a peaceful lunar landing by the United States”, “… un pacifico allunaggio degli Stati Uniti”.

La patch di Apollo 11

La patch di Apollo 11

Fu Jim Lovell, nel corso di una conversazione a nominare l’aquila, uno dei tanti simboli americani. Fu una folgorazione. Collins scartabellò libri e riviste finchè su un libro dedicato agli uccelli del National Geographic la trovò: un’aquila calva, le zampe estese e le ali semipiegate in preparazione per l’atterraggio.
Collins aggiunse poi una piccola terra sullo sfondo (nero come lo spazio), una parte di panorama lunare nella parte bassa e le scritte APOLLO (in alto) e ELEVEN (in basso). Le scritte vennero modificate in seguito ad una discussione con Armstrong (Neil voleva qualcosa di comprensibile per tutti): alla fine fu scelta APOLLO 11 nella parte alta della patch.

Discutendo la nascente patch con Lovell, Collins fu d’accordo nel ritenere che mancasse qualcosa: l’aquila da sola non riusciva a comunicare interamente il messaggio desiderato. Tom Wilson, uno degli addetti alla simulazione, aveva ascoltato la conversazione e propose l’aggiunta di un ramoscello di ulivo nel becco. Neil e Buzz (Aldrin) approvarono e, dopo l’aggiunta del bordo blu e oro, un disegnatore dell’MSC (James R. Cooper) realizzò il disegno definitivo che venne sottoposto ai manager della NASA per l’approvazione.
La patch venne rigettata poichè l’immagine dell’aquila con gli artigli spianati venne considerata (in particolare da Bob Gilruth) “troppo guerrafondaia ed aggressiva”. Dopo alcune discussioni, l’equipaggio propose una nuova versione con il ramoscello d’ulivo spostato tra gli artigli a mitigarne l’aspetto aggressivo (Collins ancora oggi considera questa versione sgraziata rispetto all’originale).
L’aquila disegnata per Apollo 11 è stata poi riutilizzata, come ricorda lo stesso Collins, in un diverso contesto:

“Anni dopo l’aquila saltò fuori nuovamente e venne utilizzata per il recto del Dollaro d’argento di Eisenhower. La moneta venne coniata durante il breve periodo di John Connally come Ministro del Tesoro, che fu così gentile da inviarmi una breve nota nell’Agosto 1971 per comunicarmi che ‘… il design del recto è una revisione della patch di Apollo 11’ Come se non lo sapessi già. Il ‘designer’ della moneta disse alla stampa che si trattava di un’aquila ‘felice’, ma non ne ero sicuro, ancora adesso non mi sembra a suo agio. Spero solo che abbia lasciato andare il ramoscello prima di atterrare.”

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